Brindisi, Lecce e Taranto. Valorizzazione di un territorio

Intrecci di tradizioni, storie, vita, cultura, economia. Si è partiti da qui, da questa peculiarità e da questa volontà espressa dai singoli territori di Brindisi, Lecce e Taranto dai tempi sin dall’epoca Romana e dal Medioevo fino al periodo dei Borboni, per unire in un unico brand, nel terzo Millennio, la parte meridionale della Puglia, quel “Tacco d’Italia” che tutti ci invidiano, a dispetto della collocazione in quella parte finale dell’ipotetico “Stivale” che il Bel Paese rappresenta. E il messaggio di unione, di fare sistema, di stare insieme per il bene comune è stato ben veicolato ai giorni nostri dapprima dall’iniziative “Premio Imprenditore” e successivamente da Rassegna Azzurro Salentino” (RAS), diventando, grazie al’intuizione del Commendatore Angelo Ruggiero, l’obiettivo primario di queste due manifestazioni che nel corso degli anni sono divenute punto di riferimento pugliese della valorizzazione del Salento, attraverso lo sviluppo di un accurato marketing territoriale. Tre colori, tre identità ben definite, ognuna con le proprie caratteristiche geografiche e storiche, che però si fondono per esprimere al meglio tutte le potenzialità che questa porzione di Puglia offre e che i dati dell’affluenza turistica in questi mesi estivi post Covid confermano, attestando la nostra Regione e, in particolare il Salento, al primo posto in Italia in fatto di appeal turistico. Attualmente, non lo si può nascondere, Brindisi, Lecce e Taranto hanno favorito, in virtù di un lungo processo di maturazione, un cambiamento radicale della propria economia, non puntando unicamente sull’industria energetica e chimica ma molto sulla produzione e commercializzazione di prodotti locali di qualità, nonché sul turismo, in virtù delle proprie caratteristiche culturali e delle bellezze paesaggistiche.

Dott. Renato Rubino